Il 2018 è stato l’ultimo anno di produzione del Carmenero, un rosso della cantina di Ca’ del Bosco.
Per salutare questo vino dalla storia peculiare, la cantina, su ispirazione dell’art director di Spazio Di Paolo, Mario Di Paolo, ha deciso di rendergli omaggio con un’etichetta dedicata.
Ed è così che nasce l’etichetta speciale Luxoro 2022.
La cantina nasce a metà degli anni Sessanta ad Erbusco in una piccola casa in collina, chiamata localmente “Ca’ del Bosco”, immersa in un fitto bosco di castagni che facilmente si presta a scenografia di molte storie e miti che si tramandano nel tempo. Tra i vari racconti firmati Ca’ del Bosco troviamo quello del Carmenero, un vino nato nel 1997 e che nel tempo ha assunto diverse forme fino a rivelare la sua vera identità.
Qual è la favola che si nasconde dietro questo vino?
Carmenero ha una storia insolita ben rappresentata sull’etichetta originale, poi reinterpretata dalla nostra nuova versione, un richiamo ad Esopo e ad alla sua favola sul lupo che si traveste da agnello. Come il lupo che si nasconde sotto il vello dell’agnello allo stesso modo il vino, proveniente da un vitigno originario del bordolese, è stato creduto per lungo tempo un Cabernet franc, finchè a seguito di analisi specifiche, non si è scoperto essere per l’appunto un Carménère, il lupo che ha assunto le sembianze di agnello per poi rivelarsi nella sua vera essenza.
Nella nuova veste le etichette diventano due, come due sono i protagonisti. Il mantello dell’agnello nasconde il lupo che si rivela solo alla fine. Il primo strato dell’opera presenta su tutta la superficie un rilievo a secco che riproduce il manto bianco dell’agnello, ne esprime perfettamente la sofficità e il candore e avvolge la bottiglia completamente non lasciando intravedere cosa si cela al di sotto. Sul vello è visibile la stampa a caldo dorata con cui è riportato il logo della cantina Ca’ del Bosco.
La rivelazione si ha quando la bottiglia viene svestita del primo strato e si scopre uno scenario notturno, un bosco immerso nel buio in cui si intravedono gli occhi del lupo nascosto fra i rami. L’intuizione di Mario Di Paolo fa sì che il contrasto tra il nero e il bianco del mantello renda ancor più cupa e sorprendente la comparsa del lupo, il cui sguardo acceso sembra in agguato grazie all’intenso oro a caldo stampato in rilievo su carta nera.
A rendere il tutto ancora più verosimile è il bosco e le sue ombre notturne, realizzato attraverso una stampa a caldo con cliché hinderer+mühlich e un nero lucido e penetrante della linea LUXOR® (MTS 362) a strutturarne i rami.
Cantina Ca’ del Bosco
Mario Di Paolo | Spazio Di Paolo
Avery Dennison
Hinderer + mühlich Italia
Stampa a caldo
I due strati diventano opera architettonica ed evocano proprio l’atto del travestimento quando entrano in sinergia grazie a delle accortezze di struttura: il vello dell’agnello si fa mantello sul lupo e rivela un mondo dorato. Lo strato interno del manto infatti è coperto totalmente da un oro stampato a freddo e aprendosi illumina il lupo che lo indossa mettendo ancor di più in risalto l’oro dello sguardo.
Ci si ritrova così con immanenza davanti alla storia del Carmenero, il lupo che si traveste da agnello.